Sanatorie e buonsenso, luci e ombre del decreto “Salva Casa” – Articolo di Achille Colombo Clerici* – Rubrica Casa, città, società – Il Giorno 7.6.2024

Il decreto legge “Salva casa” non è un condono edilizio ma un´integrazione della disciplina ordinaria per sanare irregolarità formali legate a compravendite e mutui. Restano ostacoli per le costruzioni prive di titolo abilitativo. Colombo Clerici* Il decreto legge “Salva casa” varato dal Governo, non contiene, né una sanatoria, né un condono edilizio come misura straordinaria soggetta a termine di scadenza, ma rappresenta un´integrazione della disciplina ordinaria in materia di sanatoria delle irregolarità formali, contenuta nel Testo Unico dell´Edilizia del 2001. Come tale esso tende ad essere di immediata applicazione, non a tutti i casi latenti, ma solo a quelli emergenti nella fisiologia della vita degli edifici: compravendite, pratiche di mutui e di agevolazioni fiscali. Si prospettano novità positive sul piano sostanziale per pareti vetrate, tettoie, porticati, tende solari, variazioni interne, tolleranze dimensionali, modifiche senza opere di destinazione d´uso per il recupero di spazi alla funzione abitativa tranne che per i negozi al piano terreno, autorizzazioni paesaggistiche. Va osservato che per le costruzioni prive di titolo abilitativo permane, ai fini ostativi della sanatoria ordinaria, il requisito della doppia conformità delle opere: alla disciplina vigente al momento della realizzazione, e a quella vigente al tempo della sanatoria. Mentre per le opere realizzate in parziale difformità la normativa si sdoppia, in senso parzialmente favorevole alla sanabilità. Laddove si richiede ancora la doppia conformità ciò significa che quelle opere che ora potresti legittimamente costruire, non le puoi sanare se non erano ammesse al momento della costruzione: devi demolirle e, se vuoi, puoi ricostruirle tali e quali. Si conferma una norma, introdotta con il primo condono del 1985, assurdamente punitiva e contraria alla logica dell’equità e della convenienza economica e sociale. È un retaggio della vetero cultura urbanistica carica di prevenzioni sociali.
*Presidente Assoedilizia

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