“Dagli atti notarili il mercato immobiliare mostra segnali di ripresa”, articolo di Achille Colombo Clerici – Rubrica Casa città società, QN Il Giorno 24.5.2024

Secondo fonti notarili, pubblicate da Istat, torna positivo il trend del mercato immobiliare nel complesso, ma con importanti differenziazioni tra settore abitativo e commerciale/produttivo/uffici. Nel terzo trimestre 2023 sono 210.088 i rogiti di compravendita. La variazione calcolata sul dato destagionalizzato è di +8,0% sul trimestre precedente, mentre la variazione su base annua sul dato grezzo è di -4,9%. Se si prendono in considerazione i primi tre trimestri del 2023, il mercato immobiliare, con 656.504 atti notarili di compravendita, registra un -11,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. La flessione interessa il settore abitativo (-11,9%), con variazioni negative superiori alla media nazionale nel Centro (-15,8%) e nel Nord-ovest (-15,2%); più lieve il calo nel Nord-est -9,7%, Sud -8,0% e Isole -2,4%. Per contro il settore ad uso diverso cresce complessivamente del 4,5%; a livello territoriale è in aumento nel Nord-est (+11,3%), al Sud (+6,4%), Isole (+3,1%) e Nord-ovest (+2,6%), fa registrare un -0,7% al Centro. Tornando al terzo trimestre 2023, nel confronto congiunturale l’abitativo segna variazioni positive ovunque (Nord-ovest +20,0%, Sud e Isole +3,3%, Nord-est +2,6% e Centro +0,2%). Il settore non abitativo è in aumento (Nord-ovest +20,8%, Nord- est +17,5%, Centro +15,0%, Isole +9,6%), a eccezione del Sud (-0,5). Il 93,6% degli atti stipulati riguarda i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (196.709), il 6,1% a uso commerciale/produttivo/uffici (12.735) e 0,3% immobili a uso speciale e multiproprietà (644). Gli atti notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca sono 72.497. La variazione calcolata sul dato destagionalizzato è +7,4% rispetto al trimestre precedente. Su base congiunturale tutta Italia segna variazioni percentuali positive con picco nel Nord- ovest (+21,3%). Su base annua, al contrario, i mutui registrano una diminuzione in tutte le ripartizioni geografiche del Paese.

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